Funt “megiorendi” sa Limba Sarda Comuna

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Intorno alla Limba Sarda Comuna si stanno creando dei nuovi luoghi comuni:

“La LSC va bene per tutti”, “La LSC è il sardo per eccellenza”, “La LSC è l’unico standard che esiste”, “La LSC si scrive così, ma si può pronunciare in tutti modi” … ecc.

Fatto sta è che: La LSC è sardo settentrionale – centrale

Pepe scrive nel suo libro che la LSC è un compromesso tra la LSU e la Limba de Mesania, cioè tra il sardo di Noragogume LSU, come prova Contini e il sardo di Samugheo, come lo localizza Puddu per la LdM.

Infatti Bolognesi dimostra che la LSC corrisponde al 90% al dialetto di Abbasanta. Abbasanta non è il “centro geografico” dei sardofoni. Questo suscita che la LSC è squilibrata e che non è assolutamente un compromesso tra i dialetti sardi.

Tutti linguisti, filologi e romanisti che conosciamo dicono che la LSC si dovrebbe meridionalizzare.

Gli LSC’isti invece dicono che si dovrebbe “megiorare”, senza però dire come e senza farlo da otto anni.

Infatti, mi sta venendo un dubbio, avendo letto un articolo di Sale

(http://salimbasarda.net/politica-linguistica/sa-limba-comuna-agradat-a-sa-gente-comuna/)

Ci parla della bellezza della LSC e dice che coloro che non l’accettano sono dei nemici e hanno un problema grave:

“No est beru chi sa LSC tenet unu babbu barone o ditadore chi cheret impònnere su credo suo. Chie lu creet e chie lu narat, pro mene, tenet problemas mannos a istare in su mundu (non tenet ideas o, si las tenet, sunt malas ebbia).”

Mahhh candu mai????!!!!! Eja, insandus seu mala… mala, poita? Poita naru ca nci est genti meda in Sardinnia chi no bolit e no podit scriri cumenti a issus? Mala? Mellus mala che mali pigada…

Sale usa la parola “crompere”, ma scusate tra crompere e lompi, no…? dai… lo scrivo “crompere” e lo pronuncio “lompi”, invece di scrivere “lompi” e pronunciare ”lompi”??? Poi “devet” invece di “depit”. Logico?!

Sale:

Tzertu chi sa LSC no est perfeta, custu nemos lu creet. Est de megiorare custu est beru, ma onni cosa a printzìpiu paret cosa fea. Cun su tempus e s’istima totu nche crompet a ue nche devet cròmpere.“

La verità è che è sardo settentrionale puro, a parte della -g- che è stata presa dal sardo centrale. Secondo loro, grazie alla -g- che non è neanche meridionale, la LSC è già “abbastanza meridionale” .

L’articolo di Sale, per un sardo meridionale è lontanissimo dal sardo parlato meridionale, dal sardo scritto meridionale. Sale non conosce il sardo meridionale, infatti è di Dorgali, si dovrebbe leggere qualche grammatica del campidanese.

Consiglio quella di Lepori, del quale non mi piace la grafia che propone, ma scrive anche cose interessanti che riguardano il sardo settentrionale. Altrimenti le “Arregulas” che uso io e quasi tutti gli altri sardi che conoscono il sardo e che scrivono in sardo (meridionale).

Ahhh… i nemici? Chi sarebbero questi nemici dei quali parla Sale? Io per esempio? Deu??? Chi apu giai chistionau in atobius su sardu in su 2003… candu is aterus ant ancora tentu bregungia de chistionai su sardu in pubricu… deu? Chini? Is amigus mius chi scriint contus in sardu de dexi, binti annus? Is amigus miu chi faint seminarius me is universidadis? o aterus amigus chi imparant su sardu de annus a is discentis insorus? aterus chi ant fatu assotzius po amparai su sardu? ma CHINI? Scida ti de cussu bisu malu e acabadda mi-dda. 

Il lessico libero? Cosa intende con lessico libero? Che possiamo sostituire parole settentrionali con altre parole settentrionali… ? No, certamente possiamo usare anche il lessico meridionale settentrionalizzato. Grazie…

E poi Curry… Diego sta cercando di nascosto di trasformare la LSC in LSU così come la voleva lui da sempre… piano piano piano, “pessone” scrive lui… giacché come Sale scriveranno tutti alla fine in sardo settenrtionale.

In un momento di non attenzione toglierà anche quella -g- fastidiosa e la sostituisce con -z-, tanto “ddu/dda” non lo usano quasi mai… l’articolo “is” lo usa solo Massimeddu e glielo tolgono poi nel titolo…

Berus? Se paragonate come Diego scriveva 10 anni fa e oggi, est casi uguali… e sa LSU no dd’at bofiu nemus. Chi si occupava già di lingua sarda, lo sa benissimo che nessuno voleva la LSU perché infatti era troppo settentrionale, ciò che è ancora la LSC perché sono state cambiate pochissime cose.

Noragogume, così lontana da Cagliari …

 

I linguisti del sabato pomeriggio

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La CSU, Coordinamentu de su Sardu Ufitziale, si è riunito sabato scorso a Santa Justa. Bene, dicono che ci sono state 250 persone, mentre invece qualcuno ne ha contato 106.

Ma non è importante in quanti erano, è importante ciò che succede poi dopo quando vengono gonfiate queste cose e quando non si capisce quale senso aveva la riunione.

In facebook è successo, come al solito, un casino nei vari gruppi. Ci sono state delle discussioni, laddove gli LSC’isti (o imoi si tzerriant Cessuisti) hanno come al solito aggredito e offeso la gente che non è d’accordo con loro.

Come al solito ci è stato detto di prendere delle medicine. Stile Giuseppe Corongiu che mi disse di chiamare un ambulanza quando gli ho detto che la LSC non va bene a tutti. Sciadaus, sono fatti così. Appena non hanno argomenti ne escono fuori frasi come:

Tu sei tedesca cosa vuoi? o addirittura una mi ha scritto di essere un nazi-skin perché ho fatto una battuta sulla magliettina Ape Maya di Pepi.

Ciò che poi rimane è la non comprensione e il non voler capire che la LSC non va bene per i sardi meridionali.

Poi se ne escono fuori con le solite frasi del cavolo: “Volete il sardo, ma scritvete in italiano.” Io non ho nessun problema di scrivere in italiano. È una lingua bella e per me non è il nemico del sardo.

I nemici del sardo sono coloro che non ascoltano e che vogliono imporre una grafia al popolo sardo che i sardi non vogliano e che non sanno usare.

E poi lo chiamano “nazione”, un popolo una lingua? Ma dove…? dimostrate prima che ci ascoltate e che ci rispettate, giaché parlate di nazione e popolo. Per me la LSC non va bene, per me e un sacco di altre persone…

Allora, ma cos’era il messaggio dell’atobiu di sabato scorso? Che la Regione Sarda non dovrebbe dimenticare la lingua sarda? Che ci vogliono altre leggi per tutelare il sardo?

Bene! Siamo tutti d’accordissimo su questo… ma torraus! Quale sardo? Secondo voi dovremo combattere per un sardo scritto che non ci rappresenta?

E mi becco una discussione in facebook con un certo scrittore di Dorgali, Sale.

Imoi funt: Pepe, Curry & Sale chi faint unu bellu minestroni.

Addirittura Sale mi ha scritto che la LSC è l’unico standard e che va bene per tutti. Ma se ti abbiamo appena scritto in cinque che non ci va bene?

Ignorato… poi la bella freccia di Pepi nel giornale laddove dice che non si dovrebbe distruggere ciò che si è fatto negli ultimi dieci anni…

Ma cosa si è fatto? Un programma FILS che è andato male, uno spot televisivo di un millione di Euro per la campagna elettorale di Ugo e una pagina web salimbasarda 2.0 laddove insultano soltanto le persone che da anni lavorano per il sardo.

Certamente ci saranno persone, insegnanti, operatori e altri che lavorano per la lingua sarda e che poi si sentono aggrediti quando dico queste cose. Ma non intendo che la gente non abbia lavorato. Rispetto il lavoro di questa gente, LSC’isti o meno.

Intendo che hanno mandato avanti una politica linguistica da otto anni, Giuseppe Corongiu come direttore e company che non ha portato da nessuna parte, ha portato solo litigi e gente tagliata fuori.

E non scordiamoci quella schifezza di libro scritto da Corongiu, pieno di roba a-scientifica e bugie, insulti, chiamando la gente che non è d’accordo con lui “malati”.

Nessuno vuole distruggere, nessuno vuole la guerra e nessuno vuole “partzire” il sardo. Tutte scemenze che si è inventato il Coordinamento Corraine Corongiu per imporre a tutti il sardo settentrionale.

Sale poi ci scrive che non continua a parlare con noi perché non capiamo tutto ciò che scrive in sardu… ahhh… ma non gli viene in mente che non lo capiamo perché il suo sardo è troppo lontano dal nostro?!

E continuano a dire che la LSC è l’unico standard che abbiamo. Bugie su bugie… abbiamo anche la GSC di Bolognesi, le Arregulas e vedo ancora anche gente che scrive in Limba de Mesania. ahhh… e abbiamo il Corrainese. La LSC emendata verso nord che tutti possiamo pronunciare come vogliamo…

E poi… l’amico Agiulu Canu che non capisce la differenza tra parole e dialetti e varietà ecc… inizia in facebook a scrivere in “baroniese” per dimostrarci che la LSC è anche lontana dal suo dialetto… e inserisce le emissioni della /f/ e il betacismo.

Ciò che però lui non vuole ammettere (perché lo sa perché stupido non è) è che se lui toglie tutti questi fenomeni fonologici… ciò che rimane è un bellissimo sardo settentrionale scritto.

Mentre quando i sardi meridionali tolgono i loro colpi di glottide, i rotacismi, nasalizzazioni ecc, ciò che rimane è un bellissimo sardo meridionale. Ahhh… ci sono anche le varianti di passaggio? Dov’è la lacana… dov’è la lacana? avete rotto le patate con la vostra lacana. Sale che mi vuole vendere il dialetto di Dorgali come da non categorizzare? ma dove?

http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4460&id=198637

Ma in giro ci volete prendere???

Il dialetto di Dorgali è ciò che noi chiamiamo “logudorese” e quando diciamo “logudorese” intendiamo quella parte della Sardegna dove parlano un sardo un pochino diverso dal nostro “campidanese”… NONONONO adesso non parlatemi delle ricerche di Roberto Bolognesi che conosco benissimo…

Non metto in dubbio le sue ricerche… dico solo che il nostro cervello categorizza e sceglie e valuta… ed è un fatto che 99% dei sardi meridionali, facendogli vedere questo video risponderebbe che qui si tratta di un signore che parla il “logudorese”.

Questi sono i fatti. Che tutti sardi categorizzano così perché un certo itasinanta Cetti, biologo, è arrivato in Sardegna e ha fatto questa “lacana”, o perché l’hanno detto Madao, Porru, Spano, Wagner e altri… per me non ha importanza.

La nostra storia linguistica ci ha portato qui… al punto dove i parlanti hanno questo sapere linguistico e da qui dobbiamo partire… da quello che conoscono e non dalle nostre teorie e dalle nostre convinzioni politiche di una Sardegna nazione che non esiste e che non esisterà mai se non ci accetiamo con le nostre diversità! Ecco… ma la vostra lacana…

L’altro giorno ero insieme ad un ragazzo di Baunei, uno di Desulo e uno di Escalaplano… in sardu feti fiant chistionendi…

La geografia non è un opinione… non sono cresciuta in Sardegna… ma dopo una frase di ciascuno di questi ragazzi vi potevo dire che la bidda più vicina a Villaputzu di queste tre è tatatatata Escalaplano… giusto? magia? NOOOO! Troppo evidente.

Lo sento, lo sentiamo… ma che segreto ci deve essere? Ecco… ora il bis per Sale…

tohhh… Villaputzu

http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4460&id=195355

ecco Lotzorai… abarrat semperi “campidanese” nel nostro sapere linguistico.

http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4460&id=186483

Ecco… Baunei… perfetta lacana! Questo dovrebbe essere sardo LSC…?

http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4460&id=186479

Urzulei, per me già oltre la lacana.

http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4460&id=186912

ovviamente, solo la mia impressione! Per il resto decidete voi… comunque, questo giochino, l’ho già fatto… si potrebbe mandare avanti, sempre arrivando a un punto dove possiamo dire: Questo è sardo meridionale, questo è sardo centrale, e questo è sardo settentrionale.

Almeno seguendo i criteri che conosciamo tutti (anche se potrebbero essere “sbagliati” privi di scienza  ecc.) ma credo che sia più facile lavorare con questo, invece di cercare di convincere tutti che il loro sapere linguistico sia sbagliato, o no?

Sì, forse Canu ha ragione quando dice che è tutto solo nella nostra testa perché l’essere umano categorizza, sì, forse Bolognesi ha ragione quando dice che la lacana in realtà non esiste…

Possiamo perdere altri 10 anni a cercare di convincere tutti … o altrimenti lavorare con ciò che la gente crede e pensa di sapere… e non vi ascolteranno perché l’ha già detto nonna che è così e se l’ha detto nonna, credono di più a nonna e non ai linguisti veri e ancora meno ai linguisti del sabato pomeriggio.

IO sono ancora del parere che la cosa più facile per unire i sardi e la lingua sarda è l’apertura della LSC, quella vera, non il corrainese… con forme coesistenti… senza creare “due lingue” il sardo sarà sempre UNA lingua perché i parlanti dicono anche questo.

Un ragazzo di Muravera riconosce che il sardo di un ragazzo di Ittiri è sardo e che fa parte della sua lingua… ma non immediatamente del sardo della sua zona. Riconoscerà in primis che il dialetto di San Vito è più vicino al suo e poi quello di Cagliari e poi i dialetti meridionali.

Cosa assolutamente normale che gli LSC’isti vogliono negare… come se così non fosse… ma è logico… troppo logico.

Chi scrive in LSC o in corrainese,

1. di solito non conosce il documento LSC… conosco gente che scrive in Arregulas, convinta di scrivere in LSC (qualcuno anche iscritto nel comitato CSU addirittura…)

2. è di un paese che si trova oltre la lacana dei paesi menzionati … e se dice che la LSC vada bene per tutti, il sardo meridionale non lo conosce

3. gente che il sardo l’ha imparato da grande e per ciò traduce automaticamente dall’italiano al sardo, convinta della LSC perché suona bene, ma cagando fuori nella grammatica e nella scelta del lessico

4. gente che è convinta della nazione, indipendentisti che credono di unire il sardo perché una lingua=nazione… ma la nazione non esiste perché non possiamo essere una nazione se non ci rispettiamo e se non ci ascoltiamo e se uno cerca di imporre una cosa ad un altro

5. gente che ci guadanga soldi e che è convinta che il sardo puro vero sia il logudorese, ovvero: sardo settentrionale.

Chi invece conosce il sardo o si fa un bel giro nel sito sardegna digital library, tra l’altro esiste grazie a Soru e qui almeno compensa un po la cavolata fatta con la LSC, magari scoprirà che un pochino ho ragione…

Non ho il sapere nelle tasche e sono anche pronta a cambiare opinione, infatti l’ho fatto da LSC’ista, ascoltando i sardi meridionali.

Chiedo solo questo… di ascoltare… altrimenti, scordatevi la nostra lingua unificata, ufitziale e… la nostra nazione… e riprendo per l’enesima vota una frase di Francesco Lai:

“Dove non c’è giustizia, non ci può essere armonia”.

 

 

Brasili-Croàtzia 3-1

Stèvini ...su chercu

Su Brasili bincit 3 a 1 a sa Croàtzia: asuta de unu gou giai de s’inghitzu po una faddina de Marcelo, sa Seleçao sodighit cun d-un’allobada de su steddu suu, innantis de su gou de Oscar a s’acabu. Ma s’arrigori chi dd’abantaxat est un’arregalu de s’àrbitru

Seus a metadi de su segundu tempus. Brasili e Croàtzia funt 1 a 1, apustis de unu primu tempus biatzu e una torrada prus pagu luxenti. Sa Seleçao no arrennescit a imbentai ocasionis, alluta sceti a tretus de is stravanaus Oscar e Neymar. Ma candu su paris parit agiumai seguru, s’àrbitru giaponesu Nishimura sulitat un’arrigori po farta de Lovren a Fred. A chini at nau ca est stètiu tropu bonu coru, a chini ca no nci fiat farta peruna. Pletikosa tocat sa bòcia, ma no firmat s’allobada de Neymar, chi agiudat su Brasili a si-ndi libertai is palas de unu pagu de grajori, innantis…

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Su chi is amigus de salimbasarda 2.0 no ant cumprendiu

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Insandus, biendi ca is amigus de sa C.S.U.

(Canu, Corraine, Corongiu. Sardu. Unificadu –

de Baronia in mesu Orgosolo a Laconi)

fintzas imoi no ant cumprendiu chi est una cosa sintzilla meda de uniri su sardu e is sardus.

In is Arregulas ant fatu sa propria cosa chi ant fatu in sa LSC:

ant fatu unu standard de Laconi – Casteddu,

sa parti chi is aterus si ndi funt scadescia.

Custu bolit nai ca sa frasia: “Totos depent renuntziare a carchi cosa…”

torrat giai su matessi in is Arregulas. In su standard de is Arregulas ant scioberau formas chi no s’imperant in donnia bidda de su basciu. Custu cherrit nai ca:

Est: manu, cani e pani / No: maʔu, caʔi e paʔi

Est: meda e andat / No: mera e andara

Est: soli / No: sobi, soi, sori

Est: bannia e Sardinnia / No: bagna e Sardigna

Est: sàlixi / No: sagili, sàbixi, àxili

Est: porcu e sardu / No: procu e sadru

Est: nara-mi-ddu / No: naramiddu

E podeus sighiri diaici…

Custu bolit nai ca imoi teneus duus standard. Unu de susu e unu de basciu aundi donnia unu at lassau calincuna cosa.

Pruschetotu funt is sonus de donnia bidda ca pagu e nudda agtaus in sa literadura sarda.

Su chi est abarrau in donnia unu de custus duus standard, funt cosa de importu.

Insandus chie bolit uniri su sardu e fai una grafia po totus, depit inghitzai de innoi.

Craru est ca su lessicu depit abarrai liberu. Depit andai beni:

abba e acua, limba e lingua, pitzinnu e piciocu, solu e sceti, tontu e scimpru …

Insandus bollu biri sa democratzia in is scioberus de is formas.

Craru est ca donnia unu depit mantenni su chi est una forma de identidadi po su susu e su basciu.

Insandus, sicumenti no podit essi ca is cabusuesus imperant sa X perou is sardus de su basciu dda bolint, mi pensu ca sa prus cosa intelligenti iat a essi a lassai duas possibilidadis:

paghe e paxi, neghe e nexi, pighe e pixi

Craru ca no si podit cambiai is verbus. Insandus iat a essi bonu a lassai:

andare e andai, cantare e cantai, ischire e sciri

Toca… imoi apu unidu su sardu! Fortza paris! Unu populu! una lingua!

Toca, puru deu custu weekend mi seu fata in sa bestimenta de Oliena po fai biri a is tedescus chi is sardus funt unu populu bellu, cun traditzionis e musica.

Insandus…

O Canu, Corraine e Corongiu…

… una bella scescia fait beni a su coru po unificai su populu sardu e sa LIMBA!

 

La promozione della Sardegna, ovvero: l’amore per la nostra terra

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                                      Alexandra Porcu e Alessandro Spanu

Ad Ottobre dell’anno scorso ho ricevuto un piccolo video via WhatsApp da Alessandro Spanu, presidente del Circolo Sardo ”Su Nuraghe“ di Stoccarda. Loro avevano partecipato ad una sfilata al al “Volksfestumzug” (Festa popolare) a Stoccarda, indossando costumi sardi di Oliena che il Circolo ha a disposizione da più di trent’anni.

Non è stata la prima volta che il loro Circolo abbia partecipato a questo evento che attira 250000 spettatori all’anno e che viene trasmesso nella televisione regionale, in una delle Regioni tedesche più forti dal punto di vista economico.

Ne stavamo chiacchierando al telefono e Alessandro mi ha chiesto se abbiamo una festa simile a Berlino. Essendo la presidente del Circolo Sardo di Berlino ovviamente ho già avuto in mente da un paio di anni di fare una cosa simile. Gli detto che c’è il Karneval der Kulturen (Carnevale delle Culture) e che potrei informarmi come sono le modalità per la partecipazione.

A Gennaio ho registrato il gruppo folk “Su Nuraghe” per la sfilata che si è svolta il 08.06.2014. Ci sono stati vari incontri con gli organizzatori ed altri partner, per non parlare dell’organizzazione delle persone che hanno partecipato all’evento stesso. Pubblicità, email, newsletter e chiamate al telefono.

Il Karneval der Kulturen si svolge ogni anno, nel mese di Giugno, dal 1996. Con una media di 1,3 milione di persone presenti e delle cifre che vanno oltre ogni numero pensabile, considerando che c’è la televisione che lo trasmette e una marea di video su Youtube e in altri siti.

A Cagliari ho incontrato Pierpaolo Cicalò dell’Istituto Fernando Santi che ci ha organizzato il suonatore di Launeddas Jonathan Della Marianna l’organettista Paride Peddio. Proprio in quei giorni a Cagliari ho anche incontrato Tore Cubeddu e gli ho chiesto se fosse interessato a venire a Berlino per fare delle riprese e un servizio sull’evento.

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                     Tore Cubeddu, Jonathan Della Marianna, Paride Peddio

Il gruppo di Stoccarda è arrivato in pullman sabato sera con la cantante Paola Puggioni che si è esibita con un bel concerto molto emozionante dove ci ha reso a lacrime con una canzone che ha scritto per gli emigrati sardi, quando viveva a Norimberga.

Tore Cubeddu ha intervistato gli emigrati e i figli degli emigrati in sardo. È un giornalista che riesce a tirare fuori l’anima delle persone. La domanda che ha commosso a tutti e dove hanno pianto in tanti, era: Vorresti rientrare in Sardegna?

C’erano tante persone, amici tedeschi, spagnoli, americani, francesi e ovviamente italiani che per la prima volta hanno sentito un concerto in sardo, hanno mangiato il formaggio, il pane carasatu e i dolci che ci hanno portato gli amici da Stoccarda. Hanno bevuto il nostro vino e hanno sentito la nostra lingua. Si sono avvicinati nuovi emigrati, arrivati recentemente e si sono iscritti al nostro Circolo.

La sfilata il giorno dopo, la domenica, ci è rimasta impressa e nel cuore di tutti coloro che ci hanno partecipato. Sentirsi uniti, camminare in costume sardo, accompagnati dai nostri strumenti e con le nostre bandiere, sventolarle di fronte a tutte queste persone, era fantastico. Vedere gli altri sardi che poi ci hanno salutato e che erano orgogliosi che per la prima volta vedevano la loro terra rappresentata nella capitale tedesca, è un sentimento che non si può spiegare.

C’erano 37° al sole e la sfilata è durata dalle 12.00 – 16.30. Era pesante, i costumi erano pesanti, le donne con i tacchi, ballando, i suonatori suonando, sorridendo, facendo la manina, camminando dritti con orgoglio e a testa alta, uniti. SARDI.

Aggiungo che i ragazzi di Stoccarda, pur avendo già fatto l’esperienza di sfilare in Germania a feste grandi e camminando tanto, quest’esperienza è stata ovviamente sconvolgente, non solo per quanto riguarda i chilometri che ci siamo fatti, ma il numero della gente e degli spettatori, era assolutmente oltre ogni aspettativa.

Credo di poter parlare anche a nome di Alessandro, ringraziamo tutti che erano presenti, i nostri direttivi, soci e amici che hanno dato una mano, a coloro che ci hanno ospitato, qui un caloroso saluto al Caffé degli Artisti e al ristorante Terra Sarda. 10462562_10202039719690703_5829480681674014772_n

Sapete dove mi sono emozionata io dando l’intervista a Tore Cubeddu? Quando mi ha chiesto cosa direi se la telecamera fosse il presidente della Regione Autonoma Sarda? La mia risposta:

Seus innoi. Seus in custu mundu e traballaus po fai promotzioni a sa terra nostra. Ddu scis poita, Francesco Pilgiaru, presidenti de sa RAS?

AMORI!

 

 

Sa C.S.U.

Ok… me l’avete chiesto e ora rispondo. Volevo fare no comment, ma ddu fatzu… biendi chi is amigus de 2.0 sa limba funt circhendi arrespustas.

Ant fatu una trumixedda noa:

http://www.ilminuto.info/2014/06/naschet-su-c-s-u-su-coordinamentu-pro-su-sardu-ufitziale/

Noa… fait unu pagu arriri sicumenti funt is cuaturu pisitus de sa LSC.

Sciadaus… is Baronis… ma C.S.U. Corrongiu, Corraine, Canu… Sarda Unioni?

Po mei chi seu tedesca, inghitzat mali poita C.S.U. est unu partidu politicu in Germania. Est unu pagu cumenti sa storia de sa machina chi ant tzerriau:

Pajero e nemus in Spannia dd’at comproada poita bolit nai: Puliga…

po mei prus o mancu est sa propria cosa… Puligas linguisticas…

Imoi bolint inghitzai a ascurtai su populu?! Imoi??? Ma la ca funt a froris.

La C.S.U. allora dovrebbe fare ciò che L’ufitziu avrebbe dovuto fare negli ultimi 7 anni… a volte ho l’impressione che stanno solo allungando i tempi fino a quando muoiono tutti coloro che conoscono veramente il sardo.

Affermazione cattiva? Sì… ma aggiungo che a volte ho anche l’impressione che mandano avanti le proposte del cavolo per far bisticciare tutti.

Ma si può? Una pagina web con tanto di Regione e bandierine e “Paghe”, laddove non fanno altro che insultare persone e scrivere scemenze?

Insultano professori, cosiglieri, linguisti… tutto a nome delle vostre tasse.

Ma… mi chiedo…? come mai Pepi è ancora nella “redatzione” (almeno in sotziulimba lo chiamava “gherentzia” e se ci andate leggerete anche il mio nome…) se è l’EX direttore… ma cumenti iat a essi? Ant a mantenni su jassu? Ant a mantenni sa boxi de sa Regioni? Ma funt totus drumendi?

E poi mi ritrovo stronzate di Corraine in Facebook, laddove lui vive il suo feticcio del latino… e di parole linguistiche delle quali non conosce il loro significato?

Laddove mi vuole vendere paxi come allomorfo di paghe???

e dove il sinonimo di faeddare è chistionare e arresonare???

Piticu su scilloriu…

E poi mi ritrovo con Sarvadore Serra a parlare per l’enesima volta di “figiu”.

Wow… “figiu”, dovete sapere è stata la rivoluzione della LSU. Allora, vi spiego… la LSC è la stessa cosa come la LSU. Hanno solo aggiunto la storia della -gi- che già non funziona e questo lo sappiamo grazie a Francesco Lai e Roberto Bolognesi perché abbiamo capito che inserendo la regola -gi- per la -ll- no fait perché nel sardo meridionale abbiamo parole che hanno la -gi- già in partenza.

E poi hanno messo “Is” e “ddu/dda”… e il lessico libero, grazie a Bolognesi, ma questa regola non la seguono, visto che Corraine sta cercando di standardizzare anche il lessico… insandus… pitica sa pigada po culu?!

No… io non dico che voglio due lingue… non esistono due o cinque lingue del sardo. Il sardo è già automaticamente proclamato UNA lingua perché lo dicono i parlanti, altro non ci vuole…

Io voglio democrazia… ma la democrazia in C.S.U. non ci sarà… cosa faranno? In due anni ci diranno che potremo anche usare la prostesi in arr- visto che quasi quasi in qualche bidda de su susu dda imperant puru???

Volete sapere la mia opinione cari CESSU’isti?

Innoi nci bolit una grafia crara meda prus aberta.

1. Sa X cumenti sinonimo de sa -gh- in LSC

2. Is finalis in -i: cani/ cane, andare/ andai

3. Is morfemas meridionalis: is manus / is sorris

PUNTO! Tre cazzate… per voi fanno un altra lingua? problemi vostri… per me fanno una LSC vera… una Lingua Sarda Comuna po totus!

Ehhh… Pigei deximilla adesionis… assotzius, amigus… scillorius…

La LSC podit andai beni a totus… ma no diaici.

Ps. Sottolineo che sono ancora del parere che la GSC di Bolognesi sarebbe la cosa più giusta… ma secondo me non è realizzabile perché ci vorrebbero un sacco di soldi per spiegare agli insegnanti e agli operatori cos’è una forma sottostante e cos’è un grafema che non corrisponde alle abitudini dei parlanti. Soldi che la Regione non può spendere e che non vuole spendere per la lingua…

Insandus… partiamo del worst case scenario… nel quale ci troviamo già.

Tre cazzate e ci siamo… mahhh voi continuate… perché lo sappiamo che Corraine si spara in testa quando vede il sardo meridionale scritto… agitoriu… sciadau… mischineddu… dai… bellixeddu… cela puoi fare…

Le risposte dei parlanti

Ciao… vi vorrei far leggere alcune osservazioni e commenti dell mia piccola richiesta sui testi in sardo… un paio di giorni fa.

Siete sardi e conoscete il sardo? Per favore rispondete e condividete 🙂

Avevo chiesto quale testo secondo i parlanti rispecchiasse nel miglior modo la loro parlata.

1) LSC 2) Arregulas 3) GSC di Bolognesi

Inutile aggiungere che per 1) hanno optato le persone nel nord di Oristano

per 2) quelli delle parti nel sud di Oristano… e per il 3) le zone di “Mesania”, tipo Villagrande. Con il test volevo dimostrare che la LSC è lontana dai sardi meridionali… quod erat demonstrandum.

ecco alcune risposte… giusto per divertirci 🙂

Matteo:

“Ciao Alexandra, come va? Ho letto il post con i 3 testi. È curioso: Hai provato a fare un copia e incolla su Google Translate e cliccare su rileva lingua? Il testo N. 1 viene riconosciuto come portoghese, il testo N. 2 non viene riconosciuto e il testo N. 3 come spagnolo. Comunque dei 3 riesco a leggere più scorrevolmente il testo N. 2. Io sono originario di Cagliari, zona Via La Vega, Is Mirrionis : )”

Marcello:

“N. 1 – De sa zona ‘e Nùgoro. Ieo so’ de Onieri. Sa ‘e duas mi data gherra a la leghere: la cumprendo ma no est cosa ‘e leghere a sa lestra. Sa ‘e trese la cumprendo menzus. In ogni caso il testo n. 1 ha, secondo me, un difetto, il solito difetto di molti testi scritti in sardo: sembra pensato in italiano, dopodichè si è fatta la traduzione parola per parola, rispettando esattamente quella che è la costruzione della frase in italiano. In altre parole, se fosse scritta da uno che parla e pensa in sardo sarebbe diversa. Inoltre, largo uso di parole che non sono sarde. Troppe. Tipo otennere e indispensabile.”

Peppe:

“Le tre grafie per me non presentano nessun problema. Le riconosco come grafie sarde, nonostante le variabili lessicali.Sebbene io sia nato e viva nel nuorese, scelgo la numero 3 perché trovo che la sintassi è la più sarda di tutte. La num. 2 presenta solo a tratti una sintassi italianizzante. La num.1 invece è “italiano corrente”, sia nella sintassi sia nel lessico. Si fa immediatamente riconoscere come “LSU burocratese”, cioè la banale trasposizione grafica sardizzante di un pensiero tutto italiano: è evidente la mancanza assoluta di impegno nel pensare o nel voler tradurre quel pensiero in lingua sarda.”

Mario:

“La 2 sicuramente. Però succede una cosa strana: la 1 e la 3, nonostante non mi siano prettamente familiari, le leggo con più facilità perché quasi tutti gli scritti in sardo che mi è capitato di leggere erano più simili a questi e quindi sono già un po’ abituato. Sono di Terralba, basso Oristanese.”

Marco Thomas:

“2– originis maurreddas, bivu in Casteddu. Perou cicaus/cicamus de traballaj totus inpari po standardizaj sa numeru 3, sa LSC, cichende de dda milioraj ponende unu pagheddu de logudoresu e unu paghedu de campidanesu, no fait nudda sin’di bessit a pilu una limba amisturara. In pagu tempus totu sos sardus s’abituant a dda iscriri aicci e a dda fueddaj accumenti cherent /bolint. Mi parit ca est sutzediu po sas ateras limbas puru, s’italianu est unu esempiu. Sos napoletanus romanus ecc. candu iscrinti ddu faint in italianu candu fueddant ddu faint in su dialetu inssoru.”

Brunello:

“2. È la parlata di Pauli (campidanese centrale).3. soluzione non impossibile, con opportune regole di pronuncia. Non condivido l’uso del “K”; meglio CH o QU. Non vedo la X. come si sarebbe scritto nel N°3 arrexonis e cidixeddas del N°2? arrexones e cidixeddas?”

Carlo:

“su lussurzesu,comente narat su pitzocu paesanu meu,este su faeddu logudoresu,namus sa parte campidanesa,comente poitzione zeografica de su logudoro,,ma nn tenet nudda de campidanesu. Faghimus de lacana a sas didda prus a zosso, ‘onorcadu e Seneghe,inue zai s’influentza campidanesa si intennet zai. Carlo Pische Santu lussurzu 1957”

Giulio:

“La prima è LSC. Si nota subito dalla morfologia logudorese, dal lessico stracarico di calchi dall’italiano, dalla ricerca degli arcaismi che fanno tanto “puro” e “conservativo” come l’aggiunta di in “sunt” e dalla fonologia incerta, con accenti grafici che non cadono sulla terzultima sillaba ma sulla terzultima vocale: “contràrios”, “istùdios”. Il secondo sembra un tentativo di standard campidanese che sicuramente è più vicino alla parlata della mia città, Oristano. La terza l’hai inventata tu? Ho dei dubbi che da qualche parte le isoglosse si possano intersecare in quel modo…”

Ecco… e torru… deu no ddu apu sceti postu me is logus de genti de basciu. mi creu chi totu cussa genti chi arrespusta at torrau, no siat genti chi bolit amarolla su sardu de basciu… ant sceti biu su chi s’assimbillat a su propriu… abarru cun s’opinioni mia: Is prus mellus linguistas funt is fueddadoris.

Bona noti.